L'addio di Virginie Viard a Chanel e l'era del post-Lagerfeld

di Caterina Corbetta

Quello di Virginie Viard è solo l'ultimo capitolo di un valzer degli addii che ormai da mesi sta sconvolgendo il mondo delle grandi maison di moda. Ormai, lo sport preferito degli addetti ai lavori e  degli appassionati è proprio quello di chiedersi chi prenderà il posto di chi in questo tornado che, si spera, non faccia troppo male alle sfilate.
Quella di Virginie Viard, succeduta niente di meno che a Karl Lagerfeld, di cui è stata collaboratrice per vent'anni, è stata una direzione breve ma di sicuro rilevante, se non fosse per i sentimenti contrastanti che hanno generato. Ha trasformato Chanel in un marchio fast-fashion, in uno Zara di classe, dicono le malelingue, ha riportato all'attualità il tweed e tutti i capisaldi che hanno reso famosa la maison ma che, secondo alcuni, ormai non trovavano più un loro posto sulle strade, ribattono i suoi sostenitori. Tuttavia, le vendite sembrano darle ragione, visto l'incremento di vendite, ma che non sia dovuto anche al sistematico aumento dei prezzi?
In attesa di conoscere il suo successore, però, ripercorriamo la sua direzione Chanel.


Di sicuro, Viard ha introdotto un approccio più minimalista e raffinato nelle collezioni di Chanel. Ha ridotto il dramma e l'eccesso  che caratterizzavano le collezioni di Karl Lagerfeld, puntando su una moda più accessibile e pratica senza perdere l'eleganza tipica del marchio.

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Ha enfatizzato una femminilità moderna e quotidiana, creando abiti che combinano il lusso con la praticità. Le sue collezioni spesso presentano tagli semplici, tessuti confortevoli e silhouette rilassate, che riflettono un equilibrio tra eleganza e comfort.

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Viard ha continuato a utilizzare i simboli iconici di Chanel, come il tweed, le perle e il motivo a doppia C, ma li ha reinterpretati in modi nuovi e freschi. Ha giocato con proporzioni diverse e ha introdotto nuove varianti di tessuti e texture.
Ha inoltre incrementato l'offerta di abbigliamento sportivo e casual, riflettendo il cambiamento delle esigenze dei clienti di oggi. Questa mossa ha contribuito a rendere Chanel più attuale e portabile in ogni contesto.

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Sotto la guida di Viard, Chanel ha mostrato un maggiore impegno verso l'inclusività e la diversità. Le sfilate hanno visto una maggiore rappresentanza di modelli di diversa provenienza etnica.

Viard ha iniziato a esplorare la sostenibilità nella moda, un tema sempre più importante e caro a molti stilisti che, come Stella McCartney, hanno addirittura eliminato qualsiasi materiale di origine animale.